La direzione è affidata ad ALESSANDRO CADARIOla regia segna il debutto nell’opera lirica di GIORGIO PASOTTI Costumi di ANNA BIAGIOTTI, scene di ITALO GRASSI, visual design di LUCA ATTILII Nuova Produzione con un doppio cast di eccellenzeNovara, 17 Settembre 2025.
La Stagione d’Opera 2025 del Teatro Coccia di Novara prosegue con uno dei capolavori assoluti del melodramma italiano: La Traviata di Giuseppe Verdi, in scena da Venerdì 26 a Martedì 30 Settembre. Dopo sei anni di assenza dal cartellone, il celebre titolo verdiano torna a emozionare il pubblico novarese con un nuovo allestimento di grande impatto visivo e scenico. La direzione musicale è affidata al Maestro Alessandro Cadario, mentre la regia segna il debutto nell’opera lirica di Giorgio Pasotti. Il progetto scenico si avvale della collaborazione di alcune delle firme più autorevoli del panorama teatrale italiano: Anna Biagiotti per i costumi, Italo Grassi per le scene – già apprezzati insieme nella produzione di La Bohème 2023 – e Luca Attilii per il visual design, che torna al Coccia dopo i successi di Cavalleria Rusticana/Pagliacci e Aida a Sordevolo. Le luci sono curate da Ivan Pastrovicchio, mentre le coreografie portano la firma di Giuliano De Luca. L’allestimento si distingue per la forte componente immersiva e tecnologica, resa possibile grazie alla partnership tecnica con CM, Epson, Foohn, Zzipp Group e Hikvision, che contribuiscono alla realizzazione di una scena di grande precisione e suggestione. Sul palco si alterneranno nelle date due cast di altissimo livello, con voci di spicco del panorama lirico internazionale accanto a giovani interpreti al debutto. Nei panni di Violetta Valéry si esibiranno Francesca Sassu (26 e 28 Settembre) e Alexandra Grigoras (27 e 30 Settembre), mentre il ruolo di Alfredo Germont sarà interpretato da Francesco Castoro (26 e 28) e da Carlo Raffaelli (27 e 30). Giorgio Germont sarà portato in scena da Mario Cassi (26 e 28) e Marcello Rosiello (27 e 30). Flora Bervoix sarà interpretata da Anna Malavasi (26 e 28 Settembre) e, per la prima volta nel ruolo, dall’allieva AMO Mariateresa Federico (27 e 30 Settembre). Debutto anche per un’altra allieva AMO Martina Malavolti nel ruolo di Annina, per Simone Fenotti nei panni di Gastone, per Matteo Mollica che debutta nel ruolo del Barone Douphol e Omar Cepparolli che debutta il ruolo del Dottor Grenvil, Ranyi Jiang (ex allievo AMO) sarà il Marchese d’Obigny. Completano il cast Cherubino Boscolo (Giuseppe), Silvio Giorcelli (un domestico di Flora) e Luigi Cappelletti (un commissionario). In buca, l’Orchestra Antonio Vivaldi, in scena la Schola Cantorum San Gregorio Magno, diretto dal Maestro del coro Filippo Sala. La Traviata sarà in scena Venerdì 26, Sabato 27 Settembre alle 20.30, Domenica 28 Settembre alle ore 16 e Martedì 30 Settembre alle 20.30. Racconta l’opera il regista Giorgio Pasotti “La vita come l’arte, potrebbe sintetizzarsi in queste parole la nostra Traviata. La realtà come rappresentazione o la rappresentazione come realtà.Il mondo dell’immaginario si unisce o si specchia in quello reale del pubblico, e questo ribadisce la forza estrema e l’impatto ancora potente e attuale del teatro.L’impianto scenografico riporterà lo spettatore, come in una galleria di ricordi, all’avanzare del tempo, al tentativo dei protagonisti di svincolarsi dalla propria condizione sociale, alle contraddizioni dell’amore.La vita come un’illusione, un sogno contraddetto dalla ragione ma un sogno può essere anche un nuovo inizio, un risveglio.In un continuo dialogare, l’arte di un certo espressionismo austriaco, ci suggerisce come l’amore sia espressione di un naturale sentire, di una natura che irrompe nella vita di Violetta e Alfredo, come un testimone silenzioso ma presente.In un alternarsi di momenti pacati e drammatici, la spirale dell’opera verdiana ci porta a conoscere e riconoscere ciò che le atmosfere create da Egon Schiele ci suggeriscono dall’alto, incastonate in una scenografia che è più che una cornice di un quadro, diviene un quadro di vita.Ho cercato di lavorare per sottrazione facendo parlare l’opera, mettendomi al servizio di un testo musicale già ampiamente potente, di un autore che ho seguito ma un passo indietro, facendomi accompagnare da professionisti che hanno da subito compreso lo spirito con il quale sono solito lavorare. Uno spirito di complicità e semplicità.Ho preferito far parlare l’opera, la musica, gli artisti. Far parlare Parigi, che di tutto il detto, rimane l’ispiratrice assoluta, città che porta in dote atmosfere, luoghi, sensazioni, colori che diventano, anzi sono, palcoscenico assoluto e perfetto del racconto, capace di fonderci in un insieme col pubblico, sospesi continuamente tra sogno e realtà”. “Questa scenografia – spiega Italo Grassi - propone un impianto visivo unitario e fortemente simbolico. La struttura architettonica monumentale fa da cornice ad ambientazioni visivamente distinte dove si suggerisce un mondo sontuoso, dorato ma illusorio. I costumi di Anna Biagiotti e le videoproiezioni di Luca Attili creano un’alternanza di realismo e astrazione, sottolineando i contrasti emotivi dell’opera.Il percorso scenico in questa produzione è un viaggio attraverso immagini contrastanti e potenti che riflettono i temi di amore, sacrificio e morte dell’opera. In un’idea di circolarità si inizia col funerale di Violetta in un ambiente irreale, con la sinfonia che sottolinea la solitudine e la sofferenza della protagonista. Man mano che la trama si sviluppa, l’ambientazione cambia, esplorando luoghi di lussuosa decadenza, rappresentati da sfondi ricchi di simboli visivi che ricordano l’opulenza della società in cui Violetta è intrappolata. Questo viaggio attraverso le immagini supporta le emozioni e i conflitti interiori dei personaggi, accompagnando lo spettatore in una riflessione visiva sulla tragedia che si svolge. Le proiezioni video, con il loro forte impatto simbolico, accentuano il contrasto tra il sogno e la realtà, tra l’illusione della felicità e la crudezza del destino”. Parla dei costumi Anna Biagiotti “Il primo atto è immerso nel languore di una festa che si spegne all’arrivo dell’alba. I costumi fatiscenti e segnati dall’eccesso della notte, richiamano la decadenza del mondo mondano di Violetta. I colori sono inizialmente tenui, sfumati come le prime luci del mattino: cipria, perlacei e avorio vestono le figure in un’atmosfera di malinconia, mentre leggere luminescenze sulle stoffe richiamano i riflessi delicati dell’alba.Nel secondo atto nella festa a casa di Flora, i costumi si scuriscono e le tonalità diventano livide: blu, grigi, violacei e neri segnano un’atmosfera più cupa presagio del tragico epilogo, questi colori drammatici, insieme a tessuti più rigidi e silhouette severe, anticipano la fine e riflettono la tensione crescente che travolgerà i protagonisti”. L’opera è stata preceduta dall’appuntamento Letto al Broletto con il gruppo di lettura Letto a Letto che ha abbinato al capolavoro verdiano il romanzo Nanà di Émile Zola. Prossimi appuntamenti: l’Operitivo - sold out - in collaborazione con Alchemiae Luca Mendozza; su Sipario Virtuale Sabato 20 Settembre alle 13, per Opera allo Specchio Pier Ancora incontrerà la costumista Anna Biagiotti, con la quale dialogherà a riguardo dei costumi dell’opera e insieme daranno dei suggerimenti relativi al dresscode della produzione: sfumature di rosa; Lunedì 22 Settembre alle 18.30 alla Caffetteria del Broletto Parliamo di Opera tra Amici in compagnia dell’Associazione Amici del Teatro Coccia con l’approfondimento a cura di Alessandro Mormile e l’introduzione a cura di Stefano Rabozzi. Al giornalista e scrittore Giorgio Appolonia è stato affidato il compito, oltre che di redigere i testi introduttivi ai libretti, di raffigurare le Opere in calendario con delle immagini originali, frutto del suo estro creativo e della collaborazione con la nipote Margherita: con La Traviata prosegue la raccolta di queste pubblicazioni che fanno da copertina al libretto e sono le immagini ufficiali dei titoli. Biglietti dai 32,00 ai 62,00 euro, online e presso la biglietteria del Teatro. La Stagione 2025 del Teatro Coccia è realizzata con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Comune di Novara, Fondazione Banca Popolare di Novara, Fondazione Cariplo, Fondazione CRT, DeAgostini, Mirato SPA, Fondazione Piemonte dal Vivo, in collaborazione con Novara Dance Experience.